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Descrizione

E’ questa un’altra famiglia di Novezio segnalata, come quella dei Gaia, dal Rotulus Ecclesiae Sancti Vincentii de Cereto steso nell’anno 1543, aggiornando il Rotulus anteriore del 1420. Ecco i passi che parlano dei Novairis: in territorio de Novessio, communis de Cerete, apud fontem [...] Bartholomei q. Joannis de Novairis et Zamboni dicti Gornini de Novairis de Novessio. [...] heredum q. d. ni Marini de Novairis de Novessio Cereti.” [...] Antonio q. Zanni de Novairis de Novessio. Se Novairis e Novaieris si equivalgono, com’è probabile data la lieve differenza di grafia dovuta quasi certamente a una svista nella trascrizione, anche Tonino Novaero f. q. Bartolomeo, nipote di Gio.Pietro Novaier che il Baradello ricorda come autore del quadro della Madonna che dal 1526 fa da pala al secondo altare a destra scendendo dal presbiterio della parrocchiale, potrebbe aver avuto le sue origini in questa nostra famiglia del passato. Il Baradello, per provare che la famiglia del pittore è di Clusone, fa riferimento ai beni stabili qui posseduti nel 1522 da Gio.Pietro quondam Zenino de Novaieris, a una casa di “Dona Novaera in Sonico” nel 1582 e ai decessi dovuti alla peste di tre membri di una famiglia Novaero nel settembre del 1630, Gio Pietro, la moglie e il figlio Bartolomeo. Ma come altre famiglie di Cerete, anche questa di Novezio, estendendo i suoi possedimenti oltre i confini del Comune, può aver col tempo mutato, e per sempre, la sua residenza. Nei nostri elenchi, infatti, da allora, il nome dei Novairis e completamente scomparso


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